Storia dell' iridologia

30.08.2023


L'iridologia è l'arte di interpretare i segni, le forme architettoniche della parte visibile dell'occhio (l'iride, la pupilla e la sclera) e di mettere tale rilievo in relazione allo stato di salute dell'organismo.

L'occhio diventa il microcosmo in cui si specchia il macrocosmo dell'intero corpo. Il vero ruolo dell'Iridologia diventa così quello di permettere di osservare i profondi collegamenti della vita e aiuta la scelta delle terapie più appropriate che potranno essere la medicina occidentale o terapie naturali.

Cenni storici 

L'iridologia antica, trae origine da Iride, dea greca dell' arcobaleno, figlia di Elettra e Taumante, messaggera di Giunone dea della cura e dell' ornamento. A seguire i Cinesi prima, Ippocrate poi, hanno sempre sostenuto l'importanza semeiotica dell'occhio umano per la ricerca dello stato di salute. Dall 1000 al 200 a.c. si trovano dei testi sulla "lettura delle malattie dagli occhi" e Ippocrate (460-375 a.c.) disse: "Tali sono gli occhi, tale è il corpo", egli infatti sosteneva che le malattie erano provocate dalla corruzione degli umori e questa sua affermazione si avvicinava alla moderna concezione di terreno costituzionale. 

Parlando di Iridologia moderna invece, possiamo affermare che la sua nascita fu in Europa,  precisamente in Ungheria e in Svezia, con Ignaz von Péczely nel 1826.  Egli fu ispirato dall' analisi dell' iride di un rapace a cui si era rotta una zampa poi curata. In tempi successivi alla guarigione dell' arto, Pèczely notò che sullo stroma irideo si era formato un nuovo segno. Ebbe dunque l'intuizione che vi fosse un nesso tra l'incidente ed il segno irideo, dunque approfondì lo studio della diagnosi attraverso i segni  e il legame al terreno costituzionale. Antecedentemente alle scoperte di Pèczely, nel 1670 esisteva già una topografia dell'iride e una diagnosi iridoscopica ad opera di Phillippus Meyens, ma è solo con Ignaz von Péczely che possiamo stabilire l'origine della vera iridoscopia moderna, nel 1838. 

L'iridologia contemporanea, giunta in Italia per mezzo di Luigi Costacurta, è l'osservazione della parte anteriore dell' occhio. Dalle analisi delle colorazioni e dei segni sull' iride si possono formulare ipotesi sullo stato energetico dell'individuo. Infatti in un ottica olistica, l'iridologia è utile anche nei casi in cui l'alterazione dell'equilibrio non è solo sul piano fisico, ma anche su quello mentale, emotivo, spirituale ed energetico. 

Essa permette di studiare le caratteristiche personali dell' individuo, viene verificata la resilienza, ovvero lo stato di resistenza e la forza di reattività di una persona, permette di riconoscere il terreno costituzionale che da importanti informazioni sulle caratteristiche biofisiologiche. La colorazione dell' iride fornisce l'appartenenza costituzionale, ovvero ciò che a livello genetico ci è stato trasmesso dal nostri avi, anche generazioni addietro, facenti parte del nostro corredo genetico a livello di predisposizioni costituzionali. 

L'importanza dell'occhio va ben oltre la funzione retinica, poichè possiede anche la facoltà inversa di ricezione. Cioè trasmettere le sensazioni al cervello, così da esso le riceve, manifestandole poi nell'iride attraverso l'alterazione del suo tessuto e del suo pigmento, rivelando così lo stato di salute. 




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